venerdì 28 novembre 2008

Dolci tentazioni ciocco-cocco

Oggi vado di copiato e vi posto la ricetta di questi dolcetti al cocco che sono a dir poco spettacolari, l'autrice è Mammaloris e da quando li ho fatti la prima volta, gli uomini di casa e anche io abbiamo sviluppato una dipendenza, complice anche il fatto che si preparano a razzo e sono squisiti anche e soprattutto appena sfornati, quindi per una merenda o una voglia di dolce inaspettata sono l'ideale...
Questi sono gli ingredienti:
1 uovo
100 gr di zucchero
100 gr di farina di cocco disidratato
20 gr di farina
gocce di cioccolato o scaglie in abbondanza
Preparazione: in una ciotola oppure nella planetaria con il gancio a K mettere tutti gli ingredienti ( per ultime le gocce) ed amalgamare ( pochi minuti) a questo punto con le mani umide formare delle belle pallette, adagiarle su una teglia ricoperta di carta da forno e cuocere in forno già caldo a 180° fino a quando saranno dorati ( circa 18-20 minuti x dimensioni medie), a me con questo composto vengono 12.
P.S.: i miei esperimenti con la pasta madre sembra che procedano bene...oggi ho fatto la seconda fase e quando l'ho scoperta ho visto che era raddoppiata, aveva fatto le bolle e profumava di acidino...buon segno dicono!!

giovedì 27 novembre 2008

Canederli di San Vigilio

Con questa ricetta partecipo alla raccolta di Cristina, " Zuppe e minetre"
I canederli o Knodel per chi non li conoscesse sono un tipico piatto della cucina Trentina e non solo tirolese ( come giustamente mi ha fatto notare un amico in un commento...grazie;.-)), asciutti o in brodo, con carne, verdure o formaggi, sono, oltre che gustusi anche un'ottima maniera per riciclare il pane raffermo. Piacciono normalmente molto anche ai bambini, si possono preparare un pò di più perchè poi, formati oppure no si mantengono in frigo per alcuni giorni oppure possono essere messi sotto vuoto.
Questa ricetta proviene da un ristorante di  San Vigilio di Marebbe, dove andiamo spesso a mangiare quando siamo lì in vacanza, non so se sia proprio l'originale, rifatti a casa mi sono sembrati abbastanza simili ai loro e così spesso durante l'inverno quando faccio il brodo di carne, invece della solita minestra o dei tortellini mi piace alternare con queste " palle di pane"!

Se qualche trentino "in ascolto" riconoscesse degli errori o delle castronerie lo pregherei di intervenire, non si finisce mai di imparare e soprattutto dagli errori si può sempre migliorare! Ora vi presento la mia ricetta...

martedì 25 novembre 2008

Le mie piadine romagnole (ora toscane!!)

Le piadine mi piaciono da matti, come del resto pizza e ciacce varie, non sarà un caso che almeno una volta a settimana, in genere la domenica sera, ci riuniamo con parenti o amici per mangiare insieme queste preparazioni. Cibo tutto sommato semplice da preparare e come lo definisco io allegro perchè lo si può fare in compagnia, tra una chiacchiera e l'altra...
Questa ricetta ormai è consolidata dopo prove e riprove più o meno soddisfacenti dove c'era troppo o troppo poco, per me è la ricetta perfetta per la piadina provate e ditemi cosa ne pensate.
Gli ingredienti sono questi:
  • 1 kg d farina
  • 100 gr di strutto
  • 20 gr di lievito di birra
  • un cucchiaino di miele
  • 1/2 litro di latte
  • 20 gr di sale
  • olio evo 1-2 cucchiai ( io ne metto uno)
Preprazione: se usate la planetaria con il gancio impastatore mettete la farina, 1 o 2 cucchiai di olio a seconda se volete una pasta più o meno friabile, lo strutto, il miele ed il lievito sbriciolato in una tazza e diluito con un pò di latte tiepido ( mescolate fino a scioglimento) e poi versatelo sopra la farina, cominciate ad impastare lentamente, salate, unite l'altro latte ( ma non tutto, versatelo pian piano a volte serve tutto altre volte meno), una volta assorbito portate la planetaria a velocità massima e fatela andare per fino a formare una pasta compatta e consistente. Se fate a mano fate la fontana in mezzo ala farina e cominciate a mettere gli ingredienti partendo dallo strutto, infine lavorate energicamente per almeno 10 minuti. A questo punto formate una palla e lasciatela lievitare coperta da un panno umido in ambiente caldo per almeno mezz'ora. Tracorso il tempo, mettete la pasta sulla spianatoia infarinata e sgonfiatela, poi stendetela con il mattarello sottilmente ( circa 1/2 cm), formate un rettangolo, riportate i lati corti del rettangolo verso l'interno in modo da piegarlo in tre parti uguali sovrapposte, stendete ancora il rettangolo con il mattarello e fate nuovamente la piegatura in modo da ottenere un pacchetto molto regolare, a questo punto avvolgetela nella pellicola trasparente e fatela riposare ancora per venti minuti ( di questa fase mi dispiace, ma non ho le foto...perchè l'ho eseguita io e non c'era chi mi fotografava!!) .
Trascorso il tempo riprendete la pasta, dividetela in palline, stendetela sottile, bucherellatela con la forchetta, e a questo punto cuocetela sulla piastra, rigirandola sola una volta.
Una volta cotte impilatele le une sulle altre in modo che non disperdano calore o mettete nel forno caldo, ma spento, poi servitele in accompagnamento ad affetati, formaggi tipo robiola o mozzarella, rucola o quello che vi suggerisce la fantasia!
Per il servizio fografico ringrazio mia suocera che si è prestata come modella-esecutrice :-))) Mi dispiace che non ci sia una foto migliore dela piadina finita e magari farcita, ma arrivati a questo punto la fame si faceva sentire e la piadina è buona calda calda!!

lunedì 24 novembre 2008

Straccetti di manzo al balsamico e rosmarino con contorno di fagiolini verdi

Difficilmente posto piatti di carne, un pò l'avrete capito, perchè la carne non è uno dei miei piatti preferiti, secondo perchè renderli in fotografia non è affatto facile, o almeno per me...poi sarà anche per questo rapporto conflittuale con questo cibo di cui non riesco a fare del tutto a meno, come vorrei, soprattutto quando si parla di affettati! Ma non dispero! Comunque questo è un piatto sciuè sciuè che pereparo con il carpaccio di vitello, come al solito non so darvi la quantità precisa per gli ingredienti perchè vado ad occhio, considerate che noi in casa siamo in tre ( si perchè il piccolino di poco più di due anni mangia come un adulto e forse di più!! mio padre scherzando gli dice "se continui così da grande sarà meglio comprarti un bel cappotto che offrirti una cena :-))") comunque per noi gli ingredienti e la quantità sono questi:

carpaccio di vitello o fettine di culatta se preferitei bocconcini ( come nella foto) circa 350 gr a
ceto balsamico q.b.
fagiolini circa 250 gr
sale, pepe
rosmarino
olio evo
Preparazione: tagliate la carne in straccetti o bocconcini ( a seconda se utilizziate carpaccio oppure fettine), nel frattempo fate soffriggere una specciola d'aglio ( io lo strizzo con l'apposito strumento) quando comincia a sentirsi l'odore aggiungete la carne e fate sfrigolare a fiamma alta girandola velocemente ( così' la carne si sigilla da tutti i lati e non si disidrata) a questo punto sfumate con una buona quantità di aceto balsamico ( varia a seconda dei gusti, se li preparate per la prima volta andateci piano, lo potrete sempre aggiungere pino piano fino al sapore desiderato), agiungete il rosmarino e fate insaporire, in 3-4 minuti il piatto è pronto. Spegnete la fiamma e solo ora salate e pepate. Servite accompagnata da un contorno di fagiolini lessati al dente e conditi con olio, sale e naturalmente aceto balsamico.

domenica 23 novembre 2008

Pistaaaaaaa altri premi in arrivo

Questa volta devo ringraziare Antonella del blog " Pane al pane...vino al vino" che a voluto premiarmi con il premio Gnomo, come miglior cuoca suggeritrice, la ringrazio ed accetto anche gli altri due premi, che avevo già ricevuto, premio " Il criceto goloso" e premio " Dardos", potete leggere il regolamento nei post dedicati ai premi precedenti.
Non sono riuscita a reperire il regolamento comunque io vorrei donarlo a Tzu del blog " Il covo dei golosi".
Grazie ancora Anto, a presto :-)

sabato 22 novembre 2008

Spaghetti "universitari" con surimi e cipolla

Con questa ricetta partecipo al concorso " Cipolle non solo lacrime" ideato dal Blog Gustosa...Mente
Questa volta vi posto un primo molto semplice, veloce, poco costoso e buono. L'ho imparato a fare quando ero all'università, ( da qui il nome) dove i tempi, le risorse e le cucine delle case in affitto non permettevano di preparare pasti luculliani e così ci si arrangiava come si poteva...ah bei tempi andati...all'epoca mi sembrava di non avere mai tempo e spesso prendevo in giro un amico che già lavorava e diceva di non avere mai tempo, a me sembrava che solo lo studio lo portasse via, oggi mi rendo conto che era completamente fuori strada, ma si sa ci si rende sempre conto dopo...
Comunque torniamo a questi spaghetti, la ricetta la devo ad Agnese, compagna di studi, amica ed ora collega e futura mamma... L'ingrediente principale è il surimi, che molti confondono con la polpa di granchio ed invece è un prodotto di origine giapponese costituito dalla polpa di pesce di Merluzzo da cui vengono ricavati alcuni strati compatti che andranno poi a formare piccoli cilindri arrotolati dal caratteristico colore arancione sull’esterno e bianco all’interno; i vari strati sono poi tenuti insieme da stabilizzanti, polifosfati e zuccheri.Ultimo passaggio, il congelamento a -20 gradi (tratto da http://www.gingerandtomato.com/ricette-orientali/surimi-al-naturale/) vista la composizione diciamo che non è proprio un alimento principe, ma è di sapore gradevole e mangiato ogni tanto non può certo far male più di altri! Il connubio con la cipolla secondo me è azzeccatissimo e conferisce al piatto un sapore niente male...da provare..

La ricetta come vi dicevo è semplicissima, eccola qua:
Ingredienti per 2 persone:
  • surimi una confezione
  • spaghetti o fedelini 180 gr
  • cipolla bianca 1 abbastana grande
  • olio q.b
  • sale e pepe q.b.
  • prezzemolo q.b
  • vino bianco q.b
Preprazione: nel frattempo che l'acqua salata per la pasta bolle, prendete il surimi ancora congelato e tagliatelo a rondelle di circa un cm e mezzo, a parte fate soffriggere in una padella larga abbondante cipolla tagliate sottile sottile in un pò di olio, quando è dorata aggiungete il surimi, salate, pepate e sfumate con il vino bianco poi abbassate la fiamma. Scolate la pasta, saltatela nella padella, guarnite con un trito di prezzemolo e servite!

Altro premio in arrivo

Ragazze andateci piano altrimenti mi monto la testa....in neanche una settimana tutti questi premi ;-))
Questa volta devo ringraziare Anna per aver pensato a me per il "Premio Fantasia".
Il regolamento è questo:
Vanno premiati 2 blog che secondo voi spiccano sugli altri per grafica, colori, temi e quant'altro ...
I premi vanno comunicati tramite post ai diretti interessati ...
Chi riceve il premio, incolla nel blog l'icona del premio e a sua volta lo riassegna ...
Lo vorrei consegnare a Thea del blog " Dolci pensieri" un blog che conosco da poco, ma che mi ha subito conquistata per la grafica e per come con semplicità e poce parole racconta e sa raccontarsi e a Giulia del blog Bocceta's world per la sua creatività ed appunto fantasia!

venerdì 21 novembre 2008

Oggi su " Blog di Cucina" si parla di me...

Un grazie a Mirtilla che ha realizzato una bella intervista, scegliendo le foto dal mio blog e citando i miei interessi e ha dovuto fare praticamente tutto da sola perchè io ero al letto malata. Grazie anche a tutto lo staff di "Blog di Cucina" che ogni giorno si arricchisce di curiosità e novità, continuate così!!

giovedì 20 novembre 2008

Girelle con crema d'arancia e gocce fondenti


Ed eccoci arrivati all'ultimo dolce per il compleanno di Lory, si tratta di briosches e voi direte che c'azzecca con un compleanno??? Bhè in effetti poco, ma questo, come gli altri non pretendevano di essere "il dolce del compleanno", ma solo i dolci coccolosi di contorno....e a giudicare dalle rimanenze a fine serata ( nulle) il loro successo lo hanno riscosso...
Questa è una ricetta nuova, e rispetto alle altre briosches che ho pubblicato anche se mi erano piaciute moltissimo devo dire che con queste ho raggiunte l'apoteosi ( scusate la modestia ;-), ma quel che va detto va detto!!) almeno per me, perchè sono morbide, soffici e profumate e credo ( ma di questo però non v'è certezza visto che al giorno dopo non ci sono arrivate!) che si mantengano anche meglio...
La ricetta è sempre della mitica Paoletta, questa volta sono rimasta fedele oltre che alle dosi anche ai tempi di lievitazione, ho solo cambiato la farcitura e per la pasta al posto dello strutto ho preferito il burro.
Prima di passare alla ricetta, vi avverto che è un procedimento laborioso, non tanto per la difficoltà quanto per la lunghezza, che però vi consiglio di rispettare perchè effettivamente la lievitazione fatta in un certo modo e a diverse temperature è fondamentale soprattutto quando si usano due tipi di farine, ho cominciato ad apprezzare questo concetto dopo diverse prove dove volevo sveltire il tutto :-)).
Allora veniamo agli ingredienti:
per la pasta...
gr 250 farina manitoba
gr 250 farina 00
gr 75 zucchero
gr 75 di burro
15 gr di lievito di birra o una bustina di Lievital
170 ml di acqua ( occhio ad aggiungerla piano piano perchè la quantità può cambiare in base al tipo di farina)
170 ml di latte ( idem come per l'acqua)
scorza di arancia
1 tuorlo d'uovo
1 cucchiaino di miele
5 gr di sale
1 albume ( non va nell'impasto serve per lucidarle prima di infornarle)
per la crema pasticcera:
1 uovo intero
250 ml di latte
75 gr
20 gr di farina
un pizzico di sale
la buccia grattugiata di un'arancia
per lo sciroppo di zucchero:
4 cucchiai di acqua
1 cucchiaio abbondante di zucchero semolato
Far bollire l'accqua con lo zucchero fino a quando questo non sarà completamente disciolto. Spegnere e lasciare intiepidire leggermente. Usarlo cmq non freddo.
Preparazione della pasta:
La sera prima impastare l'acqua, il lievito, il miele e 150 gr di farina presi dai gr totali. Uscirà fuori un impasto molto molliccio, non vi preoccupate, lasciatelo lievitare coperto con un panno umido per circa un'ora, poi riprendetelo, aggiungete il resto degli ingredienti, in ultimo il burro morbido. Lasciare lievitare per altri 40' in luogo tiepido.
Se ce ne fosse bisogno, si può aggiungere all'impasto 2 o 3 cucchiai di farina, ma non di più, (tanto ho visto che poi si compatta ed è fcilmente lavorabile con le mani ed il piano di lavoro infarinato). Dopodichè coprire con la pellicola e mettere in frigo fino al mattino successivo.
Al mattino tirare fuori l'impasto, attendere circa 30', poi fare la piegatura serrata per favorire la crescita in verticale del prodotto. Coprire con un panno umido e lasciare lievitare ancora 1 ora. Nel frattempo preparate la crema pasticcera amalgamando con una frusta l'uovo con lo zucchero, la farina e la buccia grattugiata dell'arancia, quando il latte bolle aggiungerlo in un colpo solo, filtrandolo attraverso un colino, girare bene bene e poi cuocere sempre girando, a fuoco bassissimo per qualche minuto. Una volta pronta lasciarla raffreddare.
A questo punto stendere la pasta col matterello riducendola ad uno spessore di circa mezzo cm. e ricoprire tutta la superficie con un velo di crema pasticcera, e sopra di essa spargere le gocce di fondente (oppure se preferite uvetta, ma in questo caso non aromatizzate la crema con l'arancia). Arrotolare la sfoglia come un salame e tagliate poi le girelle larghe circa 1,5/2 cm (occhio a non farle più larghe se no vi vengono i saccottini!!)
Allineare distanziati i dolci così ottenuti sulla placca da forno, ricoperta con carta forno, ( vi avverto che non sarà un'operazione facile perchè tendono a spanciare), pennellarli con l'albume sbattuto e lasciarli lievitare ancora per un'ora.
Finalmente cuocere in forno a 180° finchè non saranno perfettamente dorate.
Una volta sfornate lucidarle subito con lo sciroppo di zucchero...adesso potete mangiarle, calde o fredde sono divine.........alla faccia della modestia!!
Anche con questa ricetta partecipo alla raccolta di merende di Tzu!!

martedì 18 novembre 2008

Baci di dama al cocco con nutella

Altro giro, altra corsa o meglio, altro dolce in arrivo direttamente dal "Libro d'oro dei biscotti", che mi sono regalata qualche settimana fa a Roma!
Questi sono dei baci di dama al cocco, burrosi, ma non stucchevoli, quindi direi che rifacendoli ( e li ripeterò sicuramente) non cambierò una virgola alla ricetta originale, ad eccezione della farcitura che già questa volta non ho rispettato.
La ricetta originale prevede una crema di burro ( che io non amo particolarmente) e poi avevo paura che stuccasse troppo considerando già il biscotto burroso, comunque vi posto anche la farcitura originale così potrete decidere, io ho optato per la nutella....strano vero???


Ingredienti per la pasta:
200 gr farina bianca
1 cucchiaino di lievito in polvere
180 gr di burro
70 gr di zucchero
1/2 cucchiaino di essenza di vaniglia
1 uovo
di scaglie di cocco per la copertura ( circa 60 gr)
sale
Per la farcitura nutella oppure: 150 gr zucchero a velo 40 gr di burro 10 gr di cacao in polvere

Preparazione della farcia: lavorare lo zucchero a velo con il burro morbido ( la ricetta dice fuso, ma a me torna poco) poi incorporare il cacao.
Preparazione della pasta: setacciare la farina, il lievito ed un pizzico di sale in una ciotola, nel frattempo nella planetaria lavorate il burro con lo zucchero e la vaniglia fino ad ottenere una crema, a questo punto unire l'uovo e tutti gli altri ingredienti secchi senza mescolare troppo. Prendete l'impasto e fatelo riposare in frigo per almeno mezz'ora - un'ora così lo lavorerete meglio ( la ricetta non lo prevede, anche se all'inizio del libro danno questo consiglio per tutti i biscotti, perchè questo riposo evita che in cottuta spancino troppo e poi si lavorano molto meglio), trascorso il tempo riprendetelo e formate delle palline utte uguali che poi schiaccerete passandole sulle scaglie di cocco da ambo i lati, mettetele nella teglia del forno ricoperta di carta da forno ad una distanza di cirac2,5 cm l'uno dall'altro ed infornate a forno preriscaldato a 150° per circa 18-20 minuti. Sfornate, fate raffreddare completamente ed accoppiateli a due a due farcendoli con ciò che preferite.

lunedì 17 novembre 2008

Palline di Mattia

Ed eccoci ai tartufini che vi avevo accenato in questo post questi dolcetti per me hanno un significato del tutto particolare e ve lo voglio raccontare...da bambina ogni tanto veniva a trovarci la zia Clara, lei arrivava da Firenze e per me già questo era speciale perchè non sapevo immaginarmi bene una grande città e poi perchè quando arrivava portava con sè una ventata di allegria ( un pò come Mary Poppins) cantava sempre ed era bellissima, arrivava avvolta nella sua pelliccia, profumatissima di cosmetici e con i suoi capelli biondi, lisci, tagliati in un carrè perfetto, arrivava ed era subito gioia perchè lei si metteva in cucina e mentre raccontava ai nonni, cucinava, rideva, cantava e noi cugini ( soprattutto io che ero la più piccola) rimanevamo incantati... E uno dei dolci che preparava erano queste "palline" chiamate di Mattia come il suo cocker forse perchè piacevano da matti anche a lui!! Sono passati ormai tanti anni da quei giorni, e l'altra sera mi sono ritrovata a farli per la prima volta da quando la zia non c'è più e mentre li preparavo mi sono accorta che nella ricetta non avevo riportato le mandorle, ma sono sicura che ci fossero, per un attimo mi sono girata pronta a telefonare per chiederlo direttamente a lei, poi mi sono resa conto che ormai non era più possibile....sono andata avanti con la ricetta...facendo finta che a casa non ci fosse, immaginandola a prendere un caffè in qualche pasticceria di Firenze come amava fare, immaginandola felice e bella come me la ricordavo da bambina...felicità che poi crescendo ho capito essere solo fittizia, per non preoccupare chi stava lontano...non so e non saprò mai veramente come è stata la sua vita, ho la sensazione che si sia trovata intrappolata in una vita e in un determinato periodo che non lasciava ampie scelte, e lo ha accettato con coraggio e con la sua allegria che aveva insita traendo, fino a che ha potuto, il lato positivo anche dai giorni più bui, fino a quando la malattia e non solo, l'hanno spenta del tutto... Scusate se vi ho rattristato, ma del resto queste pagine sono un pò come un diario e servono anche come valvola di sfogo... 
Questa è la ricetta, vi assicuro che sono buonissimi, piacciono da matti a grandi e piccini e poi sono dolcetti pieni d'amore e allegria......


domenica 16 novembre 2008

Altri premi in arrivo...

Grazie a Tzu per tutti questi premi che ha voluto dare a tutte le partecipanti alla raccolta di merende..e quindi a me compresa!! grazie grazie :-))

Iniziamo con il Premio Dardos: premio che riconosce i valori che ogni blogger dimostra ogni giorno nel suo impegno a trasmettere valori culturali, etici, letterari e personali.Per prelevare questo premio e vedere quali sono le regole potete andare qui!

dono questo premio a:

C'è d mezzo il mare, Tre colombe in testa, Io da grande, Anice e Cannella, Fotografando, La mercante di spezie, Arcicuoca, Susina strega del thè, Dolci e salati, Carmelle non ne voglio più, Dandoliva, I racconti di Afrodita, Sale e pepe quanto basta, La mucca pazza, Il ricettario di Anna.

.....E continuiamo con il Premio Dolcezza

Riconoscimento per premiare tutti quei blogs che si sono distinti per aver dato un messaggio di dolcezza e/o amore. Per prelevare il premio e vedere il regolamento potete andare qui!

Io giro il premio a : Pain et chocolat, Mammaloris, Arietta, Micaela, Deliziando, La dolcetteria, La cucna di Fiordipetunia.

Frati e bomboloni

Il 13 novembre il mio cognatino, che poi è più un fratello visto che lo conosco da quando non aveva neanche un anno, ha compiuto 20 anni ( come passano gli anni...) e così anche se la festa ufficiale è stata sabato giovedì abbiamo fatto una cenetta informale con questo dolce e dei tartufini che trovate qui.
Vi avverto quindi che i prossimi piatti saranno solo dolci ( strano vero??), ma non vi aspettate di trovare una mega torta pannosa perchè non amo quei dolci che in fin fine mi dicono veramente poco...belli fuori, ma dentro tutti uguali!
La torta di compleanno è stata una Fedora fatta dal pasticcere del paese, semplicemente buonissima!
Invece, la ricetta di oggi è una ricetta di famiglia, di mia zia Viviana, lunga, non difficile, ma dal risultato garantito...

giovedì 13 novembre 2008

Il mio primo premio

Felicissima ed emozionatissima, nonchè orgogliosa vi mostro il primo premio del mio neonato blog, la premiazione la devo ad Unika che ringrazio tantissimo per aver pensato a me...
REGOLAMENTO:
Il premio "Criceto Goloso" è un riconoscimento di golosità e ghiottoneria per cui va assegnato a tutti quei blogs, le cui foto e i cui contenuti trasmettono al meglio questo messaggio.Chi riceve il premio dovrà a sua volta nominare almeno altri 5 blogs spiegando il motivo per cui si assegna il premio ed esibire il logo creato da Laura. I 5 blog che voglio premiare sono:
  1. Marilena perchè come il nome del suo blog presenta piatti bellissimi e gustosi, ma con semplicità
  2. Pippi perchè è sempre fonte d nuove ispirazioni
  3. Moscerino perchè come li fotografa lei non c'è nessuno!!
  4. La mucca pazza perchè oltre al cibo c'è di più...
  5. Camomilla perchè anche se non la conosco dal suo blog fa trasparire tanta dolcezza e golosità

Ovviamente senza togliere nulla a tutti gli altri blogs che seguo....;_)

mercoledì 12 novembre 2008

Dolce morbidissimo al limone


Ierisera dopo giorni di riso bollito e patate lesse ho ripreso a cucinare anche perchè se no il maritino andava in depressione :-)) poveraccio c'è da capirlo gli è toccato fare la dieta pure a lui con l'aggiunta di curare un medico malato e lo ammetto siamo i peggior pazienti, perchè non ci vogliamo sentir dire nulla e vogliamo pure ragione!!
Immaginate poi a mettere due dottori, con la testa mooolto moolto dura sotto lo stesso tetto.....;-)
Bhè per fortuna è passata anche questa e così ierisera per farmi perdonare gli ho fatto gli gnocchi alla romana che lui adora e poi questo dolcino che per me, nella sua semplicità è buonissimo...
Mi è venuto in mente perchè facendo gli gnocchi mi avanzavano gli albumi e così dal cassetto della memoria è uscito fuori lui....la ricetta è di mia suocera ( ho modificato solo la farina aggiungendo anche la frumina) e da quando l'ho assaggiato è diventato l'unico dolce al limone e vi assicuro che se lo proverete lo diventerà anche per voi.
La pasta è morbidissima ( e lo rimane per giorni, se resistete a non mangiarlo tutto subito!!) e profumatissima, insomma soffice soffice....

La prima raccolta delle olive

Asilo asilo salvezza e sventura delle mamme...da quando il piccolo va al nido riporta tutto un pò e per fortuna ( almeno questo) a lui passano in un batter d'occhio ( speriamo duri), ma a me si manifestano in tutto il loro splendore. Sarà che da quando non lavoro più in ospedale le mie difese immunitarie si sono notevolmente ridotte, prima per anni erano state messe a dura prova con malati di ogni genere, adesso, invece, vedo tutte persone che stanno relativamente bene e quindi io mi becco di tutto di più....Fatto sta che questa volta mi sono persa la prima raccolta delle mie olive...si perchè fra poco ci trasferiremo nella nuova casa, dove appunto abbiamo anche qualche pianta di olivo e lo scorso fine settimana mentre io stavo a letto, maritino, mamma, suocero, nonna e zio si sono improvvisati bucolici ( era la prima volta per tutti) e dopo vari incidenti tipo la rete che non presa cade con tutte le olive sparse fra l'erba....arrampicate maldestre...e qualche bestemmia in puro stile toscano...sono riusciti a spogliare tutte le piante e adesso siamo in attesa di gustare la bruschetta con il nostro olio!! Solo domenica mattina sono riuscita ad andare un'oretta a vedere cosa facevano e a scattare qualche foto...vabbè sarà per il prossimo anno...

venerdì 7 novembre 2008

Veneziane alla crema di limoncello

Girovagando fra i vari blog sto trovando un sacco di ricette che mi attirano e così mi dispiace, ma devo riproporvi un qualcosa di già visto: le veneziane con la crema al limoncello. E' stato amore a prima vista, quando sono comparse sul blog di Paoletta mi sono subito riproposta di farle e così è andata... e considerando il successo che hanno riscosso in famiglia due giorni dopo le ho dovute rifare...e credo che non sarà l'ultima volta.
Il procedimento non è difficile, ma solo un pò lungo, ma vale sicuramente la pena ve lo assicuro....

Ingredienti per la pasta brioches:
250 gr di farina 00
250 gr di manitoba
200 ml di latte
2 uova
100 gr di burro
75 gr di zucchero
5 gr di sale
la buccia grattata di 1 limone
12 gr lievito di birra fresco ( oppure una bustina di Lievital)
1 tuorlo per pennellare e poco latte
per la crema al limoncello servono:
200 ml di latte
50 ml di limoncello
1 uovo intero
75 gr di zucchero
40 gr di farina 00
Preparazione della crema al limoncello:
mettere in un pentolino il latte e il limoncello e portare quasi a bollore. Nel frattempo in un altro pentolino sbattere bene l'uovo con lo zucchero.Aggiungere la farina setacciata e amalgamare bene.Versare poi il latte caldo tutto di un colpo e far rapprendere a fuoco bassissimo mescolando sempre. In 3 minuti circa è pronta. A parer mio è eccezionale, la riutilizzerò anche per altre preparazioni!!

Preparazione della pasta:
mettere nella planetaria tutti gli ingredienti, per ultimo il burro morbido, amalgamare bene, in questa fase otterrete una pasta leggermente molle e filamentosa( non preoccupatevi) copritela e lasciatela lievitare un'ora a temperatura ambiente. Passato questo tempo la ricetta prevede di lasciarla riposare in frigo per 8-10 ore ( io non avevo tutto questo tempo ed entrambe le volte ho tagliato i tempi della metà, a mio parere sono venute bene, forse c'è da dire che la seconda volta hanno lievitato un'ora in più e sono venute un pò più alte ed effettivamente quelle di Paoletta lo sono ancora di più).
Trascorso il tempo riprendere l'impasto e lasciarlo a temperatura ambiente per un'ora ( a questo punto preparate la crema al limoncello) poi posarlo sul piano infarinato, eventualmente aggiungere un pò ( poca) farina per evitare che si appiccicoso, sgonfiarlo un pò con le mani stenderlo a quadrato con il mattarello poi eseguire la piegatura serrata di Adriano, che serve a far sviluppare in verticale il prodotto, a questo punto lasciare lievitare per venti minuti sempre coperto, poi spezzare l'impasto in pezzi di circa 55 gr l'uno, formare delle palline, spennellarle con il tuorlo battuto con 3 o 4 cucchiai di latte e lasciar riposare ancora 20 minuti. Dopodichè tagliarle sulla parte superiore con le forbici formando una croce e nell'incavo formato metteteci la crema (abbondante) guarnire con la granella di zucchero e lasciare lievitare per l'ultima mezz'ora.....poi...finalmente infornare a 180° fino a doratura.
E ADESSO GODETEVELE in tutto il loro profumo e fragranza.............
La seconda volta che le ho fatte alcune le ho provato senza crema, ma aggiungendo nella fase della formazione delle palline delle gocce di cioccolato....buonissime....tipo Pan Goccioli...ma molto molto meglio!!! ( mi dispiace che non ho una foto di queste al cioccolato, ma sono sparite anzi tempo nella pancia di qualcuno :-))!!!)

giovedì 6 novembre 2008

Saccottini con marmellata di mirtilli

In realtà non dovevano avere questa forma, ma questa...cosa è successo? Bhè ho fatto i tagli più larghi ed invece di queste meravigliose girandole fatte da Pippi, sono venuti questi saccottini un pò spanciati, però veramente buoni, ve lo assicuro... La trasformazione è da imputare alla brutta alzataccia, si perchè per averli a colazione mi sono dovuta alzare alle sei e mezzo e un pò in trance ho preso la pasta l'ho spianata, farcita, arrotolata e tagliata male!!!Comunque per la colazione erano pronte e servite insieme ad una tazza fumante di cicoccolata calda hanno fatto la loro bella figura tant'è che sono finite praticamente tutte...provatele....è una pasta buonissima, aromatizzata al limone....sublime con la marmellata, ma anche con la nutella ( ovviamente ho fatto anche questa prova!!)

Ecco la ricetta originale con accanto le mie modifiche:
125 g. farina manitoba ( ho utilizzato tutta farina normale perchè al momento non avevo la manitoba)
125 g. farina 00
100 g circa di acqua tiepida
20 g lievito
50 g. olio evo ( ho usato il burro, perchè mi piace l'odore burroso delle brioches anche se qui è veramente esiguo!!)
3,5 g. sale fino
50 g. zucchero
scorza di limone grattugiata
marmellata di mirtilli
latte per spennellare

Procedimento: per impastare ho utilizzato l'impastatrice, ho messo la farina setacciata, lo zucchero, il sale, la buccia grattugiata del limone, il burro ammorbidito ed infine il lievito diluito nell'acqua tiepida. Ho impastato per qualche minuto, fino ad ottenere una palla liscia, l'ho incisa a croce e poi ho lasciato lievitare coperta, e al caldo ( forno preriscaldato a 30° e poi spento) per averle pronte per la colazione le ho impastate la sera a mezzanotte e poi le ho lasciate lievitare fino alla mattina alle sei e mezzo ( ma io perchè le volevo a colazione altrimenti in circa un'ora e mezzo due sono già lievitate e pronte per essere farcite) , a questo punto ho preso l'impasto, e l'ho steso con il mattarello a forma di quadrato poi l'ho farcito di marmellata di mirtilli ( ho lasciato un pò di pasta che ho farcito con la nutella :-)), poi l'ho arrotolato ricavando un salame che ho poi tagliato a fette e disposte su una teglia foderata di carta da forno ( se volete i saccottini fate fette di circa 4-5 cm altrimenti se volete le girandole tagliatele di circa 1 cm. A questo punto lasciarle lievitare per altre due ore. Prima di infornarle spennellatele con il latte e poi infornate a forno preriscaldato 180° per 10/15 minuti ( inserite all'interno del forno una ciotolina con dell'acqua per umidificare). Sfornare, cospargere con zucchero a velo e....mangiarle subito subito!!
E' difficile che arrivino al giorno dopo perchè sono buonissime, comunque è consigliabile consumarle in giornata perchè contenendo poco olio o burro tendono a seccarsi.

domenica 2 novembre 2008

Regala una mammografia

Ho trovato sul blog di Unika questo post ed ho deciso di postarlo anche io, perchè non costa nulla, ma può aiutare molto e poi perchè oggi sarebbe stato il compleanno di mia zia Clara se solo questo terribile malattia non l'avesse portata via.
Vi copio direttamente il post perché con poche parole dice l'essenziale:
Vi chiedo un favore, ma ci vuole solo un minuto. Dite ad amici di dirlo ad altri amici! Il sito on-line della ricerca contro il cancro al seno è in difficoltà perché non ci sono abbastanza persone che accedono al sito ogni giorno per raggiungere un numero di accessi che permetta loro di ottenere, dagli sponsor, una donazione per almeno una mammografia gratis per donne che non se la possono permettere. Ci vuole meno di un minuto per andare sul sito e cliccare sul bottone 'donating a mammogram' SENZA NESSUNA SPESA.(E' il bottone rosa nel mezzo della pagina con scritto It´s free) Non vi costa nulla. Gli sponsor che sostengono il sito usano il numero di accessi giornalieri per donare una mammografia in cambio della pubblicità che appare sul sito. Questo e' il sito.: http://www.thebreastcancersite.com fate girare tra la gente che conoscete. Grazie

sabato 1 novembre 2008

Pollo allo zafferano con cous cous alle verdure

Ogni tanto ci piace mangiare questi granelli di semola, perchè raccolgono bene il sugo e perchè con la carne si sposano a meraviglia. La ricetta non viene mai uguale, un pò perchè vario le verdure di stagione in stagione e poi perchè faccio una specie di svuota casetto del frigo.
Stavolta avevo le zucchine, i pomodori, una melanzana e un peperone rosso e ovviamente l'aglio e la cipolla. Si perchè fondamentale, almeno per me è fare un bel soffritto di aglio tritato finissimo con abbondante cipolla, uso il wok in modo da impiegare meno olio possibile, poi, una volta che la cipolla è diventata trasparente, aggiungo le verdure in ordine di cottura ( prima quelle che impiegano più tempo..) le taglio a seconda dell'estro del momento, cubetti o bastoncini e le salto fino a quando saranno dorate, ma croccanti ( mi raccomando non spappolatele) a questo punto regolo di sale e pepe poi spengo.
In genere uso pomodorini ciliegia e questi li metto rigorosamente a crudo, quando servo il piatto. Nel frattempo, a parte faccio cuocere il petto di pollo tagliato a listarelle in un pò d'olio, quando sarà diventato croccante aggiungo un pò d'acqua tiepida in cui ho diluito lo zafferano e lascio cuocere lentamente per circa un quarto d'ora, poi salo e pepo e lo aggiungo alle verdure, mescolo il tutto e lascio insaporire a fuoco spento. A questo punto cuocio il cous cous, lo sgrano con l'olio evo e poi lo servo insieme alle verdure a al pollo, solo ora metto anche i pomodorini tagliati a spicchi e se c'è un pò di basilico.