lunedì 29 settembre 2008

Muffins a pois con e senza sorpresa

Ebbene si ci risiamo altra sfornata di muffins, questa volta variente al cacao amaro con gocce di cioccolato bianco....e la sorpresa?? Ah si la sorpresa....bhè siccome mi sembravano poco calorici in alcuni ho provato a mettere una bella cucchiaiata di nutella!! Il risultato??? Divino! Anche quelli semplici sono venuti buonissimi, soffici, morbidosi insomma MUFFINS!
Con questa ricettina vi auguro un buon inizio settimana a tutti....

Ingredienti:
  • 2 uova
  • 45 gr di burro morbido
  • 45 gr di panna
  • 100 gr di latte
  • 40 gr di cacao amaro in polvere
  • 120 gr di zucchero
  • 140 gr di farina 00
  • 100 gr di cioccolato bianco spezzettato o in gocce
  • 1/2 bustina di lievito per dolci ( 7 gr)
  • 1 puntina di bicarbonato
  • 1 bustina di vanillina Preparazione: in una ciotola mettere tutti gli ingredienti secchi, la farina deve essere setacciata prima per evitare che si formino grumi, stessa cosa per il cacao. In un'altra ciotola sbattere le uova con il burro fuso freddo, il latte e la panna ( ho utilizzato le fruste elettriche) una volta mischiato il tutto aggiungere gli ingredienti secchi e amalgamare velocemente. Finito il tutto aggiungere il cioccolato in pezzi ( lasciarlo un pò per guarnirli una volta nei pirottini). A questo punto riempire gli stampini imburrati e infarinati oppure i pirottini fino 3/4, spolverizzare di nuovo con cioccolato bianco e infornare per circa 20 minuti a 170° ( verificare la cottura con il solito stecchino). Questo è il procedimento per quelli senza sospresa, altrimenti riempite con un ucchiaio di impasto il pirottino poi con un bel cucchiaio di nutella ed infine con un nuovo cucchiaio di impasto, spolverizzata di cioccolato bianco e dritti in forno....

sabato 27 settembre 2008

La mia Signora (pasta) madre


[edit 2013: la mia pasta madre quest'anno compie 6 anni!!)

Tutto inizio così:
                    "Oggi è una giornatina di quelle uggiose...il mio animaletto dorme ( come tutti i santi pomeriggi) e quindi di uscire non se ne parla...quasi quasi parto con la mia pasta madre, perchè quest'anno voglio fare il vero panettone e per questo mi serve proprio lei, l'anno passato è venuto un buon dolce, ma niente a che fare con la sofficità e l'alveolatura del vero panettun ( si scrive così??) tutti dicono che per quello vero ci vuole la Signora madre ( come piace chiamarla affettuosamente a me!!) e allora meglio avvantaggiarci perchè in giro si dice che la Signora sia molto esigente e che languisca facilmente se non opportunamente vezzeggiata e ricoperta di attenzioni...spero che la mia sia un pò più spartana perchè gran tempo da dedicarle qui non ce n'è!!
Prima di partire mi sono un pò informata sui vari blog e siti, da questo giretto ho realizzato che ognuno ha le sue convinzioni ed i suoi metodi riguardo alla Signora madre e così alla fine ho preso un pò di qua e un pò di là, cercando di fare un sunto di ciò che mi convinceva di più.
Il risultato c'è stato, ormai sono passati più di dieci giorni, la Signora sta bene e lievita che è una meraviglia, raddoppia in pochissimo tempo e fa un'alveolatura spettacolare ho già provato qualche ricetta e mi è piaciuta un sacco, non vedo l'ora di provarle altre!
Ringrazio Manu che mi è venuta in aiuto ogniqualvolta ho avuto qualche dubbio amletico rispondendomi sempre celermente...non posso citare tutti i siti da cui ho preso qualcosa perchè sono veramente troppi e poi non me li sono segnati, eventualmente se riconoscete qualcosa rivendicate tranquillamente la paternità...non vi sarà negata!
Allora partiamo con la Signora, vi avverto che le prime fasi sono noiose ed occorre starle dietro altrimenti sarà stato solo tempo e farina buttati via, una volta poi che avrete ottenuto la vostra Signora, con un pò di pratica vedrete che sarà una passaggiata mantenerla..."

Ma veniamo alla pratica:
 
1 fase:
250 gr di farina (1/2 manitoba, 1/2 O, meglio se bio perchè contiene più fermenti)
1 dl acqua ( non del rubinetto e tiepida)
1 cucchiaio di miele
Mescolate a mano o nell'impastatrice gli ingredienti poi lasciate fermentare per 24 ore in un luogo caldo, io l'ho messa vicino al termosifone avvolta nella copertina di pile di Winni Pooh...ve l'ho detto che vuole essere coccolata....a questo punto farà le bolle ( che tenerà) e odorerà di acido, non mettetela in un contenitore di plastica, l'ideale è un vaso di vetro con il coperchio. Avvertenza: l'impasto che otterrete ogni volta è alquanto molliccio e si appiccica tantissimo alle mani.. per le prime fasi va benissimo così. Ogni volta dovete buttare via 250 gr di pasta perchè in questo modo la rimanente ha la possibilità di svilupparsi al meglio, nelle prime fasi è importante che sia poca e poi perchè alla fine sareste ricoperte di pasta madre, tipo blob!!

2 fase
Pasta madre che avrete ottenuto
200 gr di farina O
1,2 dl di acqua ( non del rubinetto e tiepida)
Mescolate, togliete 250 gr di pasta e buttatela il resto va nella ciotola a fermentare per altre 16 ore

3 fase
Pasta madre
200 gr di farina O
1,2 dl di acqua ( non del rubinetto e tiepida)
Mescolate, togliete 250 gr di pasta e buttatela il resto deve fermentare per altre 12 ore

4 fase
pasta madre
200 gr di farina O
1,2 dl di acqua ( non del rubinetto e tiepida)
Mescolate, togliete 250 gr di pasta e buttatela poi mettetela nel vaso a fermentare per altre 8 ore.
5 fase
pasta madre
200 gr di farina O
1,2 dl di acqua ( non del rubinetto e tiepida)
Mescolate, togliete 250 gr di pasta e buttatela il resto lo mettete a fermentare per altre 6 ore.
6 fase
pasta madre
200 gr di farina O
1,2 dl di acqua ( non del rubinetto e tiepida)
Mescolate, togliete 250 gr di pasta il resto lo mettete nel vaso a fermentare per altre 4 ore.
Adesso, finalmente, avete la vostra Signora madre, o pasta acida, o lievito madre che si voglia chiamare... la dovrete conservare in un barattolo di vetro con coperchio in frigo.
Ricordatevi che la pasta madre va rinfrescata almeno due/tre volte prima di una preparazione dolce o salata e sempre almeno una volta alla settimana altrimenti...Mme adieu!!! Se nella settimana l'avete usata spesso allora non servirà fare rinfreschi prima della preparazione.

Per i cibi dolci peso la quantità di pasta madre che mi serve e poi le faccio fare un bagnetto di mezz'ora a 38° con un cucchiaio di zucchero, dopodichè la strizzo leggermente e procedo con la ricetta. Quando la tirate fuori dall'acqua sarà leggerissima...questo procedimento serve ad addolcirla un pò e a toglierle un pò di acidino che a volte può avere!

Per i RINFRESCHI dovete procedere così:
Se la utilizzate di frequente va rinfrescata almeno una volta al giorno e lasciata maturare almeno 2 ( a secondo della temperatura e quindi della stagione) fuori dal frigo poi prelevare quella che serve per la ricetta e la restante riposta in frigo.
Se invece per un periodo la utilizzerete di meno, La Signora madre va comunque rinfrescata almeno una volta a settimana o quando si vede che comincia ad essere più moscetta, per rinfrescarla occorre lo stesso peso di farina della pm e circa metà di acqua ( non del rubinetto e leggermente tiepida, ma se l'acqua di bottiglia risulta troppo povera di minerali potete tagliarla a metà con acqua del rubinetto, se quest'ultima "profuma" troppo di cloro basterà lasciarla decantare per 3-4 ore ed (il cloro evaporerà),  fate il panetto incidetelo a croce e mettetelo direttamente in frigo.

Periodicamente ( io lo faccio una volta al mese) è consigliabile rinfrescare con sola farina manitoba e aggiungere un cucchiaino di miele in modo da darle una ripompatina!!
 
Ultima cosa se quando andate a rinfrescarla doveste trovare una crosticina piuttosto dura, dovete rimuovere questo strato più duro e prendere solo la parte morbida.
Prima di rinfrescarla sarebbe opportuno lasciarla fuori dal frigo per un'oretta, non sempre è possibile ( almeno per me) e cmq viene bene lo stesso.
 
La leggenda narra che la metà del peso totale della pm ad ogni rinfresco andrebbe gettato o utilizzato direttamente, ma cmq non rinfrescare tutto il peso totale ( a volte ho rinfrescato tutto, non ho visto differenze, e voi che mi dite a proposito?).
Quindi presa metà pm, si pesa e dovrete aggiungere la stessa quantità di farina 0 ( o manitoba)  e circa la metà del peso totale di acqua tiepida non di rubinetto ( .x es: 200 gr pm + 200 gr aarina + 100 gr acqua); impastate il tutto fino ad ottenere un impasto non appicicoso.
Lasciatela a temperatura ambiente da mezz’ora a due ore, a seconda di quanto tempo passerà prima di utilizzarla; a questo proposito ho trovato ( non ricordo dove ) questa tabellina riassuntiva che potrebbe tornarvi comoda anche se io il più delle volte non la rispetto e la metto subito in frigo...( lo so , non sono diligente...)
 
Aspetto di una pasta madre in salute:
Una pasta madre in salute sarà color crema, avrà consistenza elastica e soprattutto un odore non pungente, ma che richiami un odore acido, ma gradevole, tipo quello dello yogurt. Qual'ora non avesse queste caratteristiche, ma si presentasse grigiastra, molliccia e dall'odore forte probabilmente è perché parte della flora batterica si è deteriorata producendo acido acetico e virando il proprio ph.
In questi casi la si può recuperare facendo un rinfresco così:
100 gr pasta madre
200 gr farina 0
90 gr di acqua
formare un panetto, inciderlo e lasciarlo fuori dal frigo tutta la notte in un contenitore a chiusura ermetica, la mattina successiva riprendere la pasta madre, buttare la metà procedere ad un normale rinfresco ( stesso peso di pm e farina e metà peso di acqua) + un cucchiaio di miele. Far lievitare 2 ore fuori dal frigo e poi riporre nel cassetto della verdura.
Se nonostante il rinfresco serale la mattina successiva la pm non ha recuperato provate così:
fatele un bagnetto in 1 lt di acqua  ( 23-34°) con 2 gr di zucchero per circa 15-20' dopo si perdono troppi micronutrienti, poi recuperate la parte a galla ( se alcune parti sono andate a fondo gettatele) strizzatela leggermente e procedete al seguente rinfresco:
100 gr pm + 150 gr di farina+ acqua q.b ( circa il 40%) per raggiungere la solita consistenza elastica e non appiccicosa), ripetiamo eventualmente due volte a distanza di un paio d'ore l'una dall'altra poi se è tutto a posto può tornare in frigo.
 
Dove conservarla?
Sicuramente utilizzate un contenitore in vetro, ceramica o porcellano e dotato di tappo ermetico quando la tenete in frigo, quando invece fermenterà all'esterno potrete utilizzare anche un contenitore senza tappo e sigillarla con pellicola trasparente.
Importante: non utilizzare contenitori troppo larghi perché se non si sente "costretta" dalle pareti nel tempo si indebolisce.

 
Se invece devi partire o ti sei stancata ( può succedere!!) , puoi fare così:
- la congeli: la metti nel congelatore dentro ad un sacchetto sigillato. Quando ti serve la fai scongelare a temperatura ambiente, poi fai rinfreschi fino a che non raddoppia in tre ore; a questo punto è pronta.

- la secchi: la spalmi con una spatola in uno strato sottile sulla carta forno e poi la lasci asciugare all’aria. Una volta secca, la dovete staccare e mettere in un vasetto chiuso, al riparo da fonti di calore e luce diretta. Per riutilizzarla dovrai aggiungere poco acqua alla volta, sempre tiepida e non calcarea, fino ad ottenere un impastino che andrai a rinfrescare tante volte fino a quando non raddoppierà in 3 ore il suo volume.
In alternativa la lasci ad un'amica affettuosa che si prenda cura di lei...

Altre avvertenze utili sulla pasta madre:
- in uno qualsiasi dei passaggi, se la pasta non si gonfia dopo 48 ore, provate lo stesso a reimpastare come nella seconda fase e aspettate di nuovo 48 ore. Se non succede nulla di nuovo, dovete buttare tutto e ricominciare da capo.
- la presenza di frutta molto matura nella stanza aiuta la pasta a fermentare.
- la pasta acida può essere utilizzata sempre in sostituzione del lievito di birra, calcolando sempre circa 300 grammi di pasta acida per un chilo di farina 0; in caso di farine povere di glutine bisogna però mantenere la dose di circa 400 grammi per un chilo di farina. Va cmq precisato che con il tempo, prendendo familiarità con la Signora, imparerete ad usarne pochissima, qual'è il vantaggio?
I lievitati risultano migliori e si conservano freschi più a lungo, va però ricordato che minore pasta madre si usa maggiore sarà il tempo di lievitazione.
- la lievitazione con la pasta acida rispetto a quella con il lievito di birra richiede molto più tempo, con lei non si fanno le cose di fretta, ad esempio la pizza va programmata la sera prima x la cena del giorno dopo!
- normalmente l’impasto si comporta in questo modo: all’inizio la palla si gonfia lentamente soprattutto in larghezza ma anche un po’ in altezza; poi si gonfia tantissimo, triplica di volume e sembra esplodere; alla fine si affloscia e sembra cada verso il basso. Questo è il momento in cui bisogna di nuovo rinfrescarla.
- se viene rinfrescata regolarmente, la pasta acida può durare tutta la vita. Più è vecchia, più i lievitati verranno buoni.

E' importante sapere, inoltre, che la lievitazione con la pasta madre permette agli impasti di conservarsi più a lungo nel tempo e li rende più digeribili. Questo perchè durante la cottura, a causa dell’evaporazione dell’acqua nell’impasto, la temperatura all’interno del pane non supera mai i 100°C, per cui le spore batteriche e fungine (in questo caso benefiche per il nostro organismo) rimangono vive.

Adesso veniamo ai tipi di pasta madre, infatti, fino a qualche tempo fa circolava per la maggiore la pasta madre solida, adesso sta imperversando la pasta madre liquida e allora vediamo un pò di cosa si tratta:
la pasta madre liquida deve essere rinfrescata aggiungendo una percentuale di acqua uguale (invece che dimezzata) a quella di pasta madre e farina (x es.: 200 grammi di pasta madre, 200 grammi di farina, 200 grammi di acqua); la differenza tra le due sta nel fatto che la pasta madre solida cresce più lentamente ed ha un sapore un pò più acido, mentre la versione liquida ha un sapore più dolce, non lascia retrogusto e conferisce hai lievitati un'alveolatura maggiore.
Si può facilmente convertire la pasta madre da solida in liquida e viceversa basterà giocare con l'acqua...vediamo come:
la pasta madre solida è composta da 2/3 di farina e 1/3 di acqua; la pasta madre liquida è composta dallo stesso peso di acqua e farina; quindi per ogni 240 grammi di pasta madre bisogna aggiungere 120 grammi di farina e 240 gr di acqua.

Per maggiori delucidazioni sulla pasta madre liquida o lievito naturale in coltura liquida (li.co.li) rimando al blog di Anna.


SE AVETE DUBBI SONO A DISPOSIZIONE PER QUALSIASI CHIARIMENTO!


martedì 16 settembre 2008

Caserecce con sugo alla rucola

Stamani mi sono svegliata con la rucola in testa, metaforicamente parlando si intende :-)) !! Eh si perchè volevo fare un carpaccio di vitello e così sono andata dalla mia fruttivendola preferita, Stefania (che saluto) e ho trovato proprio un bel mazzetto fresco fresco. E così ho deciso di fare anche un primo con questa erbetta, una pasta ormai che faccio di tanto intanto perchè gustosa, ma velocissima e soprattutto capace di salvarti anche in situazioni estreme quando si presenta un ospite inaspettato e tu hai il frigo letteralmente vuoto! Come vedrete, a parte la rucola, tutti gli altri ingredienti sono reperibilissimi in tutte le cucine, anche quelle più saccheggiate, io l'ho provata anche senza l'erbetta ed è buona lo stesso, in questo caso aggiungete un pò più timo. La ricetta risale ad un numero di Sale & Pepe del 1999.

Questi sono gli ingredienti per 4 persone:

  • 400 gr di caserecce
  • 2 cipolle bianche piccole
  • 2 spicchi di aglio
  • 1 cucchiaio di timo ( la ricetta indica quello secco, io ho utilizzato sempre timo fresco)
  • 4 cucchiai di concentrato di pomodoro
  • 2 manciate di foglie di rucola
  • 4 cucchiai di olio extra vergine di oliva
  • peperoncino, sale e pepe q.b.

Preparazione: fate rosalare le cipolle tagliate sottili in una padella con l'olio, il timo, l'aglio tagliato a fettine ed un pizzico di sale. Unite poi il concentrato, fare insaporire poi diluite con due mestoli di acqua bollente lasciando restringere il sugo per 2 minuti. Unite il peperoncino e regolare di sale. All'ultimo momento aggiungete le foglie di rucola spezzettate, lasciandole alcune da parte per la guarnizione, e togliete dal fuoco. Scolate la pasta al dente, conditela con il sugo e guarnitela con le foglie rimaste. Potete iniziare a fare il sugo quando mettete l'acqua per la pasta a bollire perchè è un sugo che si restringe velocemente.

domenica 14 settembre 2008

Muffins a modo mio

Metti una domenica mattina, di quelle un pò uggiose, fuori piove le temperature si sono abbassate, nessun impegno particolare e l'uomo grande e l'ometto di casa dormono ancora, quale occasione migliore per sperimentare una ricettina di muffins, così da inondare tutta la casa di un profumo inebriante che passando sotto le porte li inviti a svegliarsi? E così eccomi qua a provare l'ennesima "variatio" sul tema sempre alla ricerca dei miei muffins perduti, vi ricordate? Ve ne avevo parlato nel post dei Cupcakes ( a proposito volevo provarli, ma non ho avuto tempo, appena posso mi cimento con le calle al fondente di zucchero, promesso!).
Oggi ho sperimentato tre varianti: la classica con gocce di cioccolato, la cioccolatosa con fondente ed un mix fra l'una e l'altra ( foto iniziale) ovvera base di fondente con coperchio classico. Devo dire che non sono venuti male, ma ancora non assomigliano ai mitici, comunque mi sto avvicinando e così ho deciso di tenere questa ricettina, la prossima volta però utilizzerò ancora meno latte.

A voi gli ingredienti:
100 gr cioccolato fondente
120 gr burro
200 gr zucchero
200 gr farinaa 00
1 uovo grande
250 ml di latte ( la prossima volta provo con 200 o meno)
1 bustina di vaniglina
1/2 bustina di lievito + 1 cucchiaino di bicarbonato
1 pizzico di sale
100 gr di gocce di cioccolato

Per questa ricetta ho utilizzato la planetaria con il gancio a "K", ho messo la farina, il burro ( meno un pò che ho utilizzato x sciogliere a bagno maria il fondente), l'uovo, il lievito, il bicarbonato, il sale e la vaniglina ed ho impastato il tutto molto velocemente aggiungendo piano piano il latte ( e comunque ho sbagliato perchè l'ho messo tutto e l'impasto è venuto un pò troppo liquido!!). Poi ho diviso l'impasto in due ciotole e in una ho aggiunto il cioccolato fondente fuso, mentre nell'altra il fondente tagliato a pezzetti ( o le gocce se preferite, io non le avevo e comunque mi piacciono di più i pezzi irregolari di un buon cioccolato fondente). A questo punto ho messo i pirottini negli stampi e ho aggiunto l'impasto, per alcuni sono stata purista e cioè o bianchi o neri, ma con alcuni ho tentato l'esperimento mettendo alla base l'impasto fondente e sopra quello bianco, li ho cotti per circa 25 minuti a 160° in forno preriscaldato ventilato.
I risulati sono qui di seguto e dirrei non male, la calottina e croccante ed il dentro morbidissimo, quelli mixati dentro hanno l'effetto marmorizzato, veramente carini.
Dentro al forno...
Semplici con gocce di cioccolato...
e tutti insieme appasionatamente...

venerdì 12 settembre 2008

Focaccia farcita con scamorza e pomodorini ciliegia

In lievitazione e dopo la cottura....

Altra ricettina salata, questa volta direttamente dal mitico Sale e Pepe, (io però l'ho avuta tramite il blog di Arietta) è una torta salata farcita all'origine con mozzarella di bufala, che ho però sostituito con scamorza, come aveva fatto già lei, perchè la bufala tende a fare troppa acqua ed è meno saporita, io ho altenato scamorza normale a quella affumicata. Volendo si può aggiungere al formaggio anche prosciutto crudo o cotto o verdure ( appena rinfresca la voglio provare farcita con spinaci e salsiccia).
La pasta è veramente buona, alta e soffice perchè contine anche le patate. Un pò come tutte le ricette, per quanto quelle di Sale e Pepe siano affidabili, ho aggiustato a modo mio le dosi, a me il formaggio ad'esempio sembrava un pò poco, l'acqua va aggiunta poca per volta, perchè dipende anche dal tipo di patate ( se è più o meno farinosa e quindi da quanta acqua rilascia) io con le dosi di Arietta mi sono trovata benissimo, ho solo aumentato il formaggio e dimezzato la dose perchè altrimenti vieni una mega focacciona, già così ci si mangia tranquillamente in 6 persone.

Ma veniamo agli ingredienti:

  • 400 gr di farina 0
    150 gr di patate
    125 ml di acqua
    mezzo cubetto di lievito di birra
    1 cucchiaino di sale
    1 cucchiaio di olio
    250 gr di scamorza ( metà normale e metà affumicata)
    pomodorini ciliegia
    sale e origano

Preparazione: impastare la farina con le patate, aggiungere lentamente parte dell'acqua tiepida in cui avrete disciolto il lievito, poi l'olio ed il sale. Aggiungere acqua secondo necessità fino a raggiungere un impasto morbido, ma non appiccicoso. Lasciare lievitare coperta con un panno umido fino a quando avrà raddoppiato di volume. Riprendere l'impasto, dividerlo in due, stenderlo e foderarci una teglia tonda o rettangolare unta di olio, farcire con la scamorza tagliata a fettine, coprire con l'altra metà di pasta. Sigillare bene i bordi, spennellare la superficie con un'emulsione composta da 1 cucchiaio di olio + 1 cucchiaio di acqua + 1/2 cucchiaino di sale, completare con i pomodorini ciliegia pigiati sulla pasta ( se sono molto grossi conviene dividerli in due e condirli a parte con sale olio ed origano) , l'origano e qualche granello di sale grosso. Lasciare lievitare nuovamente, poi cuocere per circa 35-40 minuti in forno preriscaldato alla massima temperatura. E' buona anche fredda.

Muffins salati

Dopo qualche giorno di assenza per lavoro eccomi qua a presentarvi la mia prima ricettina salata, in realtà l'ho presa in prestito da Brodo di Giuggiole che a sua volta l'aveva presa in prestito da Uvaromatica ovviamente si sa ognuno ci mette qualcosa di suo e quindi la prima volta li ho provati, mi sono piaciuti perchè carini e versatili, ma nel sapore e nella consitenza non mi convincevano fino in fondo e così li ho un pò cambiati. Innanzitutto non ho usato la farina Manitoba perchè secondo me per preparazioni così piccole tende a fare una pasta troppo compatta e poi ho aggiunto un pò di prosciutto crudo, pepe, olio e salvia ai restanti ingredienti. Li ho serviti in accompagnamento a prosciutto, melone e fichi e ad un mix di formaggi caprini e confetture. Vi consiglio un formato mignon, da mangiare quasi in un boccone.
Questa è la mia ricettina, con questa dose ci vengono 15 muffins piccoli:

1 uovo
1 tazzina di latte
110 gr farina 0
10 gr di pomodori secchi
20 gr di olive verdi snocciolate
20 gr di prosciutto crudo
1 cucchiaino di lievito istantaneo per torte salate
110 gr di ricotta di pecora
2 cucchiai di parmigiano
salvia e rosmarino q.b.
sale e pepe, 1 cucchiaino di olio di oliva extravergine

Preparazione:
Per questa ricetta ho utilizzato la planetaria con il gancio impastatore: ho messo la farina mischiata con il lievito poi ho aggiunto il latte e l'uovo, il trito di erbe aromatiche, i pomodori secchi, le olive ed il prosciutto crudo tritati finemente con il coltello e per ultima la ricotta che ho però amalgamato a mano con l'aiuto di una spatola di silicone. Ho regolato di sale e di pepe e li ho versati negli stampini di silicone. La preparazione è molto veloce e non è necessario lavorare troppo l'impasto, tutt'altro. Una volta sfornati li ho fatti raffreddari e poi come suggerito da Moscerino li ho serviti sui pirottini.

martedì 9 settembre 2008

Fondente di zucchero

Lo zucchero fondente è una glassa che si presta alla perfezione per creare decorazioni per i nostri dolci, come animaletti, fiori, oggetti ecc., può però anche essere utilizzata per ricoprirli. La prima volta l'ho vista realizzare da un pasticcere e non mi è sembrato così difficile, poi tornata a casa mi sono dovuta ridimensionare e via via mi sono allenata con piccole dosi in modo da evitare inutili indigestioni al mio bidoncino della spazzatura! Piano piano ho guadagnato manualità, adesso la glassa viene bene, ho imparato a colorarla con minuscole quantità di colorante ( le prime volte sono venuti fuori colori psichedelici) e a darle delle discrete formine, anche se non sono bravissima, ma mi sto allenando con il "Didò" del mio piccolo tesoro. Appena faccio qualcosa lo fotograferò, mi dovete scusare se ho pubblicato pochissime foto, ma a me piace cucinare e fino a qualche tempo fa non mi era mai passato per la mente di crearmi un mio blog o di fotografare le mie " creature". Mi piace la fotografia, e faccio foto macro per il mio lavoro, ma son ben altri soggetti...(magari un giorno ve ne parlerò). Poi girovagando per il web ho trovato il sito di Brodo di Giuggiole e sono stata fulminata, mi è piaciuto tantissimo l'idea di poter raccontarmi un pò fra ricette, commenti, fotografie....ed ecco qua questo neonato blog, ancora impersonale, ma che piano piano tirerà fuori il suo carattere. Da ora in poi ogni volta che farò qualcosa lo documenterò e aggingerò le foto alle ricette pubblicate. Ma ora basta divagare, a voi gli ingredenti del fondente di zucchero:
  • zucchero semolato
  • acqua

Preparazione:

Mettete lo zucchero in un pentolino con poca acqua (per esempio per 200 gr di zucchero bastano 3 o 4 cucchiai di acqua) scaldate su fuoco basso senza mescolare, se avete un termometro da cucina la temperatura giusta sarebbe intorno ai 112°-116° e in questo caso versando qualche goccia di sciroppo in una ciotolina di acqua gelata e afferrandola con le dita ( sempre immersa nell'acqua) dovreste poter comporre una piccola pallina morbida ( non so se mi sono spiegata bene!).
Una volta raggiunta questa cottura versate lo sciroppo su un piano di marmo appena inumidito. Indispensabile un piano di marmo o comunque di materiale adatto, anche i piani di lavoro in Okite dovrebbero andare bene ( ma accertatevene). A questo punto aspettate 2 o 3 minuti poi, con una o due spatole, iniziate a lavorare lo sciroppo, sollevando le estremità e portandole verso il centro fino a quando diventerà leggermente opaco e poi continuate sollevandolo e ripiegandolo su se stesso fino a quando diventerà bianco.
Prima che diventi duro lavoratelo con le mani, come fate con la pasta. Se fosse troppo duro inumiditelo leggermente. Sul piano di lavoro, se tende ad attaccarsi utilizzate zucchero a velo, mi raccomando, MAI la FARINA, perchè lo rovinerebbe!!
Si può conservare a lungo adagiato su carta da forno in una scatola ermetica, per utilizzarlo, va scaldato a bagnomaria. Si scioglie rapidamente e indurisce anche abbastanza in fretta.

Cupcakes

Ebbene si anche nel mio blog ricette di muffins, cupcakes....lo so internet è pieno, ma del resto ognuno ha la sua ricetta, adattata alle proprie esigenze e gusti. Ad esempio qualche anno fa avevo trovato una ricetta speciale per i muffins, da urlo, ma purtroppo per pigrizia non l'ho trascritta, ho lasciato per mesi, forse anni, il foglietto stampato in balia delle fauci del ricettario, fino a quando un giorno sono andata a ricercarla e disperazione non l'ho più trovata. Da allora inseguo il mito di quei muffins perduti, provando e riprovando ogni ricetta che trovo, alcune buone si, ma mai come quelli, altre proprio da scartare anche quando l'autore garantiva una squisitezza ( per lui magari si, ma per me niente!!) , ma io non mi abbatto e vado avanti modificando, impastando, aggiungendo, alla fine il risultato sono sicura che arriverà!! Per chi non mi conosce, da buon ariete, sono, no tenace, molto molto di più....ne sa qualcosa la mia dolce metà!!
Ok, ma ora basta divagare e veniamo alla ricettina di oggi, questi cupcakes, mi sono tornati alla mente perchè ieri sera ( mentre stiravo, me tapina!) guardavo " Dolci e Delizie" su Sky , con la bravissima Valentina Gigli e li stavano facendo, la ricetta per la basta base mi è sembrata come la mia, ma mi è piaciuta molto la decorazione che hanno eseguito: la chef li ha rivestiti con una glassa reale bianca e poi li ha decorati con un fiore di calla fatto con la pasta di zucchero fondente colorata, bellissimi, veramente eleganti, perfetti anche per un ricevimeno di matrimonio, non a caso li hanno chiamati cupcakes nuziali suggerendo di utilizzarli come segnaposto-bomboniera mangereccia ( per una volta tanto potrebbe essere una bomboniera utile!!).
Sabato mi cimenterò in questa creazione e fotograferò tutto bene bene intanto vi posto la mia ricettina...

Ingredienti per la pasta:

  • 180 g di burro ammorbidito


  • 180 g di zucchero semolato fine ( Zefiro)


  • 3 uova


  • 180 g di farina


  • 1/2 cucchiaino di lievito per dolci


  • latte q.b.


  • vaniglina per la glassa: 100 g di chiara d'uovo 500 g di zucchero a velo coloranti alimentari decorazioni di zucchero o marzapane

ingredienti per la glassa: ( in alternativa esistono glasse colorate già pronte)

  • 100 gr albumi


  • 500 gr zucchero a velo


  • coloranti x alimenti

Preparazione:
Mescolare per bene il burro con lo zucchero fino a formare una crema, montare leggermente il composto. Aggiungere il lievito alla farina setacciata. Aggiungere 1 uovo per volta ed 1 cucchiaio di farina alla crema di burro e zucchero. Terminate le uova, aggiungere un po' di latte ( non metterlo tutto insieme perchè a seconda delle dimensioni dell'uovo potrebbe essere troppo e rendere il composto troppo liquido) e tutta la farina restante. Mescolare sempre dal basso verso l’alto per non smontare la crema di burro (ed aggiungere eventualmente altro latte se il composto risulta ancora un po' secco). A questo punto aggiungere la vaniglina o se preferite qualche goccia di aroma di vaniglia, mescolare delicatamente e versare il composto nei pirottini di carta già sistemati negli stampi. Infornare per 20 minuti a 180°.
Una volta sfornati, prima di guarnirli, fateli freddare completamente, potete prepararli anche il giorno prima tanto una volta glassati si conservano benissimo per almeno 3 giorni.
Preparate la glassa utilizzando una frusta elettrica, prima dovreste leggermente sbattere gli albumi per renderli più liquidi e poi aggiungere piano piano lo zucchero a velo, se serve un pò più liquida aggiungete piccoli cucchiaini di acqua, dovrà avere una consistenza cremosa, ben spalmabile. Si asciuga in cerca 1 ora. Ricoprite i dolcetti bene bene fino ai bordi dei pirottini in questo modo saranno "sigillati" e mantenendo la giusta umidità saranno buoni anche nei 2 giorni successivi.
Per le decorazioni io utilizzo il fondente di zucchero, perchè mi piace più del marzapane.
Se le applicazioni le rimadate a dopo che la glassa si è asciugata per farle aderire bene spennellata la zona dove le volete mettere con un pò d'acqua.
Non utilizzate stampi molto grandi perchè i cupcakes, come dice il nome stesso e la loro origine sono piccoli e romantici dolcetti da servire in accompagnamento ad un thè pomeridiano.

Dulcis in fundo qui trovate la ricetta originale americana in cups!

lunedì 8 settembre 2008

Dolcetti alla nutella

Velocissimi da fare, buonissimi da mangiare, sia a colazione che serviti insieme ad altri dolcetti per accompagnare un caffè oppure un thè o per quando vi prende un momento di " voglia di qualcosa di buono"....

Ingredienti:
  • 3 uova ( pesarle con il guscio e poi mettere lo stesso peso di farina e un pò meno di zucchero, la metà del peso di olio di semi + un cucchiaino di lievito x dolci).
  • nutella q.b. ( o in alternativa marmellata o crema pasticcera)

Preparazione: impastare il tutto poi prendere dei pirottini riempirli per metà con l'impasto, aggungere un cucchiaino di nutella e ricoprire con l'impasto. Infornare per 10 minuti a 180°.

Ghiacciolini al limone

Ingredienti:
  • il succo di 1 limone
  • 450 cc di acqua
  • 100 gr di zucchero

Preparazione: portare ad ebollizione l'acqua con lo zucchero e fare bollire per 3 minuti, poi spegnere il fuoco, aggiungere il succo di limone ( assaggiate se vi piace altrimenti aggiungete più limone o zucchero) girate e lasciare raffreddare, poi metteteli negli appositi contenitori e congelateli.

domenica 7 settembre 2008

Torta di grano saraceno con confettura di mirtilli


Adoro il mare, ma non disdegno neanche la settimana di vacanze che ci facciamo a fine agosto ( lavoro permettendo) fra le montagne del Trentino, per le verdi vallate, le mucche oziose, i balconi fioriti e naturalmente per la cucina tipica.
Dai primi ai dolci non mi risparmio niente e quando torno, bhè diciamo che si vede...ma del resto mica si può stare a dieta anche in vacanza???no??

Ho deciso di postare una ricetta tipica passata qualche anno fa da un cuoco (di cui purtroppo non ricordo il nome) di un albergo dove andavamo all'epoca. Lui la proponeva con la confettura di lamponi, a me piacciono più i mirtilli, ma voi potete provarla con la confettura che più vi piace, anche le più dolci perchè la farina d grano saraceno contrasta alla perfezione con il dolce.

Spirali agli agrumi

Questa ricetta la devo a mia cognata Sara che a Carnevale è solita arrivare con dei vassoi mega di questi dolci eccezionali.  Ci vuole un po' di pazienza a farli, ma il risultato non vi deluderà. Provare per credere!!

Ingredienti:
2 uova
1 bustina di lievito x dolci
1 bicchiere di latte
50 gr di burro
farina q.b.
la scorza di 2 limoni garttugiati
la scorza di 1 arancio grattugiato
il succo di mezzo arancio
zucchero  al velo q.b

Preparazione:
Impastare l'uovo con il lievito, la farina, il burro ammorbidito ed il latte. Formate una palla e fatela riposare per mezz'ora. Nel frattempo formate una pappetta con le bucce degli agrumi, lo zucchero ed il succo. Ripredete la pasta stendetela in sfoglie sottilissime ( meglio se utilizzate la sfogliatrice ) tagliatele della larghezza di circa 4 cm e lunghe 10cm stendetevi sopra la pappetta ripiegatele nel senso della larghezza e poi avvolgetele a spirale, friggetele in abbondante olio o nello strutto.

Dopo un pò che friggete l'olio andrà sostituito perchè lo zucchero che fuoriesce dai dolcetti si caramella e alla fine si brucia annerendo i dolcetti e dandogli un sapore amarognolo.

sabato 6 settembre 2008

Meringa


Ricetta a mio avviso ottima per una meringa di copertura, questi gli ingredienti:
  • 100 gr di zucchero semolato o a velo
  • 100 gr di albumi
  • 1 pizzico di sale
  • 2-3 gocce di limone
Preparazione: nella planetaria con la frusta a filo montare gli albumi a neve con il pizzico di sale alla massima velocità, una volta raggiunta la consistenza, sempre con la macchina in azione, incorporate lo zucchero a cucchiaiate poco per volta, una volta che la meringa sarà diventata lucida aggiungete le gocce di limone, un'ultima girata, spegnete...ecco la vostra meringa, pronta per essere spalmata su un dolce o per preparare una base.

mercoledì 3 settembre 2008

Torta Moretta

Dedicato ai veri golosi questo dolce è una vera e propria bomba calorica, ma eccezionale, assaporata lentamente dopo una giornata "no" è capace di riconciliarti con il mondo, un pò meno con la bilancia!! Non è consigliabile comunque a conclusione di un pasto pesante perchè potrebbe essere letale! Scherzo ovviamente! Comunque per gustarla al meglio vi consiglio di servirla o con un thè pomeridiano oppure dopo un pranzo o una cena leggeri. Ma veniamo agli ingredienti:
  • 5 uova
  • 225 gr di farina 00
  • 6 cucchiai di cacao amaro
  • 225 gr di zucchero
  • 110 gr di burro
  • 2 bustine di lievito
  • 1 bicchiere di latte
  • nutella q.b. ( l'artefice della ricetta, la suocera di Annapaola, mette un vasetto piccolo intero, io meno e viene buona lo stesso)
  • una confezione piccola di panna

Preparazione: sbattere i tuorli con lo zucchero aggiungere poi la farina setacciata, il burro fuso ( ma freddo), il cacao, ed il lievito stemperato in parte del latte (intiepidito) ed il rimanente latte. Amalgamare fino ad ottenere un composto liscio e omogeneo. A parte montare con un pizzico di sale gli albumi e poi incorporarli dal basso verso l'alto al composto. Cuocere per circa 30-35 minuti a 170° ( prima di sfornare fare la prova stecchino).

Una volta sfornato lasciate raffreddare il dolce poi dividetelo in due dischi, che farcirete con un abbondante strato di nutella sormontato da un altrettanto abbondante strato di panna montata ( senza zucchero...non vorrete mica fare strappi alla linea???:-)) . Ricomponete il dolce e servitelo spolverizzato di zucchero a velo.

Crema Inglese

La crema inglese è una variante della crema pasticcera, che prevede come addensante solo le uova, senza utilizzare la farina.
Si ottiene così un composto piuttosto liquido, da utilizzare in modo diverso a quello della classica crema, viene infatti utilizzata tiepida, come salsa di accompagnamento per dolci al cucchiaio e da forno, oppure viene utilizzata come base nella preparazione del gelato o di alcuni dolci al cucchiaio. A me piace molto anche nella variante aromatizzata al caffè.
Ingredienti:
  • 4 tuorli
  • 250 ml di latte
  • 1 stecca di vaniglia o vaniglina
  • 150 gr di zucchero

Preparazione:

Far bollire il latte con la vaniglia, non appena prende il bollore spegnere e far riposare 2 minuti. Nel frattempo, sbattere i tuorli insieme allo zucchero fino ad ottenere un composto omogeneo, quindi versare il tutto nella casseruola e cuocere mescolando in continuazione con la frusta, a fuoco medio-basso, finché la crema non si addensa e “vela” la frusta o un cucchiaio immerso nella crema ( circa 5minuti).

Gelato mokacioc

Per me è uno dei migliori, il problema è che quando inizi poi non ti fermeresti più!

Ingredienti:
  • 125 gr cioccolato fondente al 70%
  • 2 tuorli d'uovo
  • 100 gr di zucchero
  • 60 gr di caffè forte
  • 250 gr di panna

Preparazione:

Preparare il caffè e nel frattempo che si fredda sciogliere a bagnomaria il cioccolato con pò di caffè, nel frattempo montare i tuorli con lo zucchero e poi diluirli con la panna, infine aggiungere il cioccolato ed il caffè. Amalgamare bene il tutto ed una volta freddo mettere nella gelatiera.

Gelato alla Crema

Un classico...

Ingredienti:
  • 150 gr zucchero
  • 250 gr panna
  • 150 gr latte
  • 4 tuorli
  • buccia grattugiata di un limone

Preparazione:

Sbattere i tuorli con lo zucchero aggiungere la buccia del limone, poi la panna ed il latte. Versare nella gelatiera.

Potete provare anche la variante alla vaniglia: togliete il limone e al suo posto utilizzate una stecca di vaniglia, in questo caso dovrete far sobbollire il latte con la panna e la stecca di vaniglia aperta e grattata, spegnere e lasciare raffreddare completamente, poi filtrare per togliere i residui di vaniglia e procedere come sopra. Se preferite potete utilizzare la vaniglina in questo caso non ci sarà bisogno di far bollile il latte e la panna......però il sapore non è lo stesso!

Gelato alla nutella

Ingredienti:
  • 4 tuorli
  • 100 gr di zucchero
  • 500 gr di panna
  • 200 gr di latte
  • 150 gr di nutella

Preparazione:

Sbattere i tuorli con lo zucchero ( ho provato la ricetta anche senza tuorli e devo dire che la differenza al palato non è poi molta, lo è sicuramente dal punto di vista nutrizionale e quindi, considerando che è un gelato che si mangia in grande quantità forse conviene!) aggiungere la nutella, il latte e la panna freddi. Versare nella gelatiera. A piacere è possibile aggiungere nocciole, cocco......

Gelato al caffè



Ingredienti:


  • 250 gr di panna

  • 125 gr di zucchero

  • 2 tazzine di caffè fortissimo

Unire la panna con lo zucchero ed infine il caffè freddo poi mettere nella gelatiera.



Torta di Topolino



Questa è una ricetta giusta per le feste dei bambini, l'ideale è trovare uno stampo a forma di Topolino o di qualche altro cartone animato.

Ingredienti:

  • 1 vasetto di yogurt da 125 gr ( utilizzare poi il vasetto vuoto x misurare gli altri ingredienti)
  • 2 vasetti di zucchero
  • 3 vasetti da farina
  • 3 uova
  • 1 vasetto di olio di oliva
  • un pizzico di sale
  • 1 bustina di lievito per dolci

Per la farcitura:

  • 1 lt di latte
  • 2 buste di budino al cioccolato

Preparazione: mettere nel roboto gli ingredienti nella sequenza in cui sono scritti e miscelare fino a quando non si ottiene un composto liscio ed omogeneo. Versare nello stampo imburrato ed infarinato e cuocere per circa 45 minuti in forno preriscaldato a 180°. sfornare e lasciare raffreddare, poi tagliare a metà. Nel frattempo preparare il budino al cioccolato secondo le istruzioni poi spalmarlo sulla metà inferiore della torta, coprire con la parte superiore e rifinire spalmando dell'altro budino anche introrno ai bordi. Farlo raffreddare e servire spolverizzato di zucchero a velo. E' ancora più buono se preparato il giorno prima.

martedì 2 settembre 2008

Pan di spagna ( della mamma)

Madre di molte ricette questa è secondo me una delle migliori che ho sperimentato.

Ingredienti:
  • 4 uova
  • 4 cucchiai di acqua calda
  • 150 gr di zucchero
  • la buccia grattugiata di mezzo limone
  • 150 gr di farina
  • 1 cucchiaino abbondante di lievito
  • 1 pizzico di sale

Preparazione:

Separare i tuorli dagli albumi, sbattere i tuorli con l'acqua calda poi aggiungere lo zucchero e montare bene, quando il composto "scrive" aggiungre a cucchiaiate la farina setacciata, la buccia del limone ed il lievito. A parte montare gli albumi con un pizzico di sale a neve fermissima e poi unire al precedente composto con movimenti dall'alto verso il basso. Cuocere in forno preriscaldato a 170° per circa 30-40 minuti.

Focaccia fiorentina

Questo dolce tipico di Firenze viene fatto solo nel periodo di Quaresima. E' un dolce semplice, quasi una brioches, a me piace solo con uno strato abbondante di zucchero a velo, ma è possibile farcirlo con panna, crema pasticcera o marmellata, ma sempre poi spolverizzato con molto molto zucchero a velo.

Ingredienti:
  • farina 00 450 gr
  • 3 uova
  • lievito di birra 30-40 gr
  • 1 pizzico di sale
  • zucchero 150 gr
  • strutto 150 gr
  • scorza grattugiata di una arancia
  • acqua secondo necessità

Preparazione:

Impastare il tutto fino ad ottenere un impasto ben amalgamato e liscio, aggiungere il lievito disciolto in acqua tiepida. E' fondamentale che l'impasto sia molto morbido, tirato su con un cucchiaio deve scivolare lentamente. Mettere l'impasto in una teglia rettangolare alta circa 5 cm e di dimensione di circa 30x20 cm, lasciare lievitare bene bene in un logo non freddo coperta con un panno umido per evitare che si formi sopra la crosticina. Infornare a 180° circa in forno già caldo per 30 minuti. Una volta sfornata lasciatela raffreddare, poi farcitela a piacere, altrimenti spolverizzatela con abbondante zucchero a velo. E' buonissima il giorno stesso perchè tende ad indurire velocemente.

Panna cotta

La Panna cotta è un dolce al cucchiaio buonissimo, versatile e al tempo stesso semplice da realizzare, qualcuno lo ha definito anche "sensuale" per quel suo modo budinoso di ondeggiare ad ogni minimo tocco e allora perchè andare a comprare i preparati in busta quando lo si può fare da soli?

Ingredienti:
  • 250 gr di latte intero
  • 250 gr di panna
  • 70 gr di zucchero
  • 1 stecca di vaniglia
  • 2 fogli di colla di pesce

Preparazione:

Far sobbollire il latte con la panna, la stecca di vaniglia divisa a metà e grattata ( anche il contenuto va messo nel latte) e lo zucchero, poi spegnere e far riposare per almeno 10 minuti. Nel frattempo ammorbidire i 2 fogli di colla di pesce in acqua per 10 minuti poi strizzarli e aggiungerli al composto di panna e latte precedentemente filtrato con un colino per togliere i residui di vaniglia, versare in ciotoline singole o in uno stampo unico e mettere in frigo per almeno 3 ore. Servire accompagnata da coulisse di frutti di bosco, lamponi, cioccolata, salsa di arance ecc.....

ps: la vaniglia lascia dei puntini neri, a mio parere non sono antietetici, anzi rendono il tutto "genuino" sinonimo di ingredienti utilizzati "veri", ma a chi proprio non piacesse questo sale e pepe può sempre sostiturla con vaniglina.

lunedì 1 settembre 2008

Latte alla portoghese

O crème caramel che si voglia dire....

Ingredienti:

  • 1 lt di latte
  • 100 gr di zucchero
  • 1 stecca di vaniglia
  • 6 tuorli
  • 2 albumi

Preparazione:

Far bollire il latte con la stecca di vaniglia ( divisa a metà e grattata la parte interna morbida con un coltellino, il sapore ed il profumo che emana è impareggiabile, se però non piacciono i puntini neri che lascia inevitabilmente nel latte si può sempre utilizzare la vanillina, anche se ha un gusto un pò finto a mio parere) poi farlo raffreddare completamente.

Nel frattempo montare i tuorli con lo zucchero ed i due albumi aggiungere il latte filtrato al composto ( togliere la stecca).

Fare un caramello biondo ed impregnarci il fondo e le paret di uno stampo grande o più stampini piccoli per budini. Cuocere a bagno maria nel forno per un'ora circa, cottura lenta, molto lenta...( è importantissimo che non bolla) per verificare la cottura usare il solito stecchino, deve uscire asciutto.

E' buonissimo....almeno per me!!